L'evento, organizzato dal Fronte antidiscriminazione dell'Algarve - FADA, nasce come "risposta all'appello di un gruppo estremista per una manifestazione contro l'immigrazione nello stesso giorno", spiega l'organizzazione in un comunicato stampa, riportato da regiao-sul.pt.

"Non ci sono prove a sostegno di una relazione tra l'aumento della criminalità e l'immigrazione ad Albufeira o in qualsiasi altra parte del Paese. L'Algarve è sempre stata una regione caratterizzata dalla sua diversità culturale, sia a livello turistico che lavorativo".


"Il vero problema della regione è l'aumento delle disuguaglianze sociali, che colpiscono tutta la popolazione, indipendentemente dalla sua origine. L'Algarve è la regione con la maggiore disuguaglianza del Portogallo continentale, risultato di decenni di politiche che hanno favorito un modello turistico insostenibile a scapito degli investimenti nei servizi pubblici essenziali", si legge nel testo.

Secondo la FADA, i problemi strutturali dell'Algarve comprendono "la mancanza di accesso a servizi sanitari ed educativi di qualità, una grave crisi abitativa e una diffusa precarietà del lavoro".

"Questi problemi non hanno nulla a che vedere con le comunità operaie di migranti che, al contrario, contribuiscono in modo significativo alla sicurezza sociale e al turismo dell'Algarve".

La manifestazione pacifica dell'8 febbraio intende celebrare la diversità culturale dell'Algarve, promuovere l'unità per risolvere i problemi reali della regione e lottare per ottenere diritti equi per tutti i residenti.