Gli archeologi hanno scoperto nuovi resti risalenti a 26 mila anni fa ad Abrigo do Lagar Velho a Santa Eufémia, Leiria, il sito dove è stata scoperta la famosa "Criança do Lapedo", ha annunciato il Comune. I ritrovamenti della prima fase di scavo, in corso dal dicembre 2024, comprendono resti faunistici, utensili in pietra lavorata, ossa e frammenti di carbone, secondo un comunicato del Comune di Leiria.

"Questi ritrovamenti contribuiscono in modo decisivo alla comprensione delle occupazioni del sito in quel periodo", si legge nel comunicato, riferendosi alle culture del Graveziano terminale e del Solutreano medio, tra 26 mila e 24 mila anni fa. Le prove suggeriscono che il sito potrebbe aver avuto un carattere residenziale e di lunga durata.

Gli scavi si concentrano su una cavità nel muro del rifugio, nota come "Testimonianza appesa", che ha conservato sedimenti paleolitici di poco successivi alla sepoltura della "Criança do Lapedo", datata 29 mila anni fa. Il progetto è condotto da un team multidisciplinare composto da archeologi, ingegneri civili, geografi, geotecnici e geofisici. I risultati sono attualmente in fase di analisi presso il Laboratorio di archeologia di Apariços, situato in un'ex scuola elementare di Santa Eufémia.

Parte del Piano di Recupero e Resilienza (PRR), lo scavo fa parte di un più ampio sforzo per stabilizzare e proteggere il sito storico, che ha subito una frana alla fine del 2022.


L'obiettivo è salvaguardare e valorizzare l'Abrigo do Lagar Velho, consentendo ai visitatori e ai ricercatori di accedere a questo patrimonio culturale e naturale. "Questi sforzi sono essenziali", ha dichiarato l'assessore alla Cultura, Anabela Graça, aggiungendo che i piani futuri prevedono nuovi percorsi e migliori misure di conservazione per garantire l'accessibilità e la conservazione a lungo termine del sito.