Nel bollettino mensile sul mercato dei carburanti e del GPL, l'Autorità di Regolazione dei Servizi Energetici (ERSE) indica che, nel mese di gennaio, il PVP medio della benzina semplice 95 è aumentato a 1,762 euro al litro, rispetto ai 1,720 euro al litro registrati a dicembre 2021 e rispetto ai 1,774 registrati a novembre 2021. Si tratta quindi di un aumento del 2,5% rispetto al mese precedente, "in seguito al comportamento del prezzo del barile di petrolio sul mercato internazionale".
Il regolatore sottolinea anche che "i supermercati continuano a presentare le offerte più competitive", con un valore dell'1,1% inferiore a quello degli operatori del segmento low cost e del 6,1% inferiore a quello delle stazioni di servizio che operano sotto l'insegna di una compagnia petrolifera", rappresentando una differenza di 10,9 centesimi al litro.
Le tasse continuano a rappresentare la quota maggiore nella raccolta dei prezzi della benzina, rappresentando il 55,5% del totale della fattura a gennaio, seguite da quotazione e nolo (30,7%).
Questa tendenza è seguita anche nel diesel semplice, il cui PVP medio è aumentato del 2,9% in gennaio a 1,624 euro al litro, cavalcando anche la scala dei prezzi dell'"oro nero". Questo valore contrasta con i 1,578 euro al litro di dicembre 2021 e con i 1,606 euro al litro di novembre 2021.
Anche qui, i supermercati mantengono le offerte più competitive, "presentando prezzi medi di circa 9,7 centesimi al litro al di sotto della media nazionale del PVP" e seguiti da offerte low cost (in media 1,555 euro al litro). "La quota maggiore del PVP pagato dal consumatore corrisponde alla componente fiscale (49,7%), seguita dal valore della quotazione internazionale e dal trasporto (34,8%), aggiunge ERSE.
Zone più costose per il carburante
Per distretto, Braga e Aveiro hanno avuto i prezzi più bassi di diesel e benzina, mentre Bragança, Beja, Faro e Lisbona hanno avuto i prezzi più alti.