Il Ministero della Salute (MS) ha detto in un comunicato che i bambini sono arrivati con 10 adulti, accompagnati da un team dell'Istituto Nazionale di Emergenza Medica (INEM), composto da un medico, un tecnico assistente che parla ucraino e uno psicologo.
"I bambini sono stabili (diversi casi sono già in remissione) e saranno ospitati in quattro unità ospedaliere del Servizio Sanitario Nazionale", specificando che due saranno seguiti dall'Istituto Portoghese di Oncologia (IPO) a Porto e uno al Centro Ospedaliero Universitario di São João, sempre a Porto.
Il Centro Hospitalar e Universitário de Coimbra riceverà due bambini e l'Istituto Portoghese di Oncologia di Lisbona ne riceverà uno.
I posti liberi necessari per il trattamento sono stati forniti dall'Amministrazione Centrale del Sistema Sanitario, insieme ai Centri di Riferimento per la Malattia Oncologica Pediatrica.
Il trasferimento di questi bambini e dei loro accompagnatori è stato effettuato nell'ambito del Meccanismo Europeo di Protezione Civile, in un processo condotto dalla Direzione Generale della Salute e in collaborazione con l'Alto Commissario per le Migrazioni.