In una lettera inviata all'Assistente Segretario di Stato e Salute, António Lacerda Sales, alla quale ha avuto accesso l'agenzia Lusa, il presidente dell'Ordem dos Médicos (OM), Miguel Guimarães, propone misure per l'integrazione nel mercato del lavoro di "rifugiati ucraini con qualifiche nel campo della medicina".
Per iscriversi all'OM, questi medici dovranno far riconoscere i loro diplomi: "Ora, poiché questa non è una questione di competenza dell'Ordine dei Medici, spetterà al governo trovare una soluzione con le università per il riconoscimento specifico dei titoli accademici di questi rifugiati".
Contattato da Lusa, Miguel Guimarães ha detto che la lettera è arrivata dopo una richiesta di Lacerda Sales nel senso di cosa si può fare per "aiutare a integrare questi medici" che sono "in una situazione critica".
"Sono rifugiati, hanno lasciato la loro famiglia, hanno lasciato le loro cose, hanno lasciato persone che combattono per l'Ucraina, devono ricominciare da zero e vengono accolti da diversi paesi e anche dal Portogallo", ha sottolineato.
Per l'OM, i medici rifugiati dovrebbero poter essere assunti solo da istituzioni o unità del Servizio Sanitario Nazionale, garantendo che "tutta la loro attività si svolga con la presenza di un medico autonomo che, oltre a padroneggiare la lingua portoghese, sia in grado di comunicare con il medico rifugiato", perché parla correntemente l'ucraino o un'altra lingua che gli è familiare, come l'inglese, il russo o il francese.