Scorrere la sezione Portogallo di un qualsiasi catalogo di musica registrata può essere piuttosto scoraggiante. Alcuni dei nostri compositori nazionali sono suonati da musicisti per lo più stranieri o troviamo interpreti nazionali che suonano compositori stranieri. Ad esempio, tre orchestre portoghesi (Nova Filarmonia, Orquestra Sinfónica e Orquestrado Algarve) hanno pubblicato il 20 maggio, anche se Naxos (8579130), una compilation diretta da Álvaro Cassuto di opere di sette compositori, di cui solo uno, Manuel Joly Braga Santos, è portoghese.
Tuttavia, la stessa etichetta (Cat. 8579105) ha preceduto questo CD sei mesi fa, pubblicando lo stranamente intitolato "Bows Up", che presenta un'esecuzione energica e terrena da parte della Camerata Atlantica di Lisbona di Sinfonietta per archi e Musica per archi (dedicata a Béla Bartók) di Sérgio Azevedo; il Concerto Romântico di António Fragoso e il Concerto per archi in re minore di Braga Santos che sembra riecheggiare il lavoro dell'inglese Vaughan Williams. Guidato dalla violinista Ana Beatriz Manzilla, l'esecuzione dell'ensemble ha un'aria contagiosa di entusiasmo che mi ha portato a suonare questo CD più volte; particolarmente adatto alle afose serate estive in giardino!
Rinfrescante è stato anche il recital del pianista portoghese Paulo Oliveira, al suo debutto discografico, pubblicato il 20 maggio (Cat. ODRCD429) con il titolo "Iberian Impressions", in cui collega abilmente opere recenti di compositori portoghesi e spagnoli, Armando Fernandes, Isaac Albéniz, Pedro Blanco, José da Motta e Xavier Montsalvatge. Nato nel nord del Portogallo, Paulo Oliveira ha studiato sotto la guida di Sequeira Costa ed è ora tutor senior presso l'Accademia nazionale di studi orchestrali di Lisbona. Il suo stile è competente e avventuroso e può essere paragonato a quello del compianto Nelson Freire, al cui vertice di notorietà questo giovane musicista potrebbe aspirare.
Gli ammiratori del grande chitarrista João Torre do Valle hanno pubblicato un CD commemorativo (Cat. SPA11617684) che è una compilation di registrazioni effettuate durante la sua lunga carriera. Conosciuto affettuosamente dai suoi coetanei come O Zina, non ha mai registrato un album in studio, preferendo invece esercitare le sue incredibili capacità in luoghi pubblici e privati in cui era stato invitato. Sono inclusi i nastri delle sue apparizioni come solista con la Landesjugendorchester; le armonie intime con Jorge Fernando, Fernando Alvim e Rui Silveira; le esibizioni alla Fundação Portuguesa das Comunicações e al Teatro Nacional de São Carlos. Un grande tributo a un musicista gentile e altamente qualificato di cui si sente purtroppo la mancanza.
Infine, e in totale contrasto, vi consiglio di ascoltare "Radio Kriola: Reflections on a Portuguese Identity" che risale al luglio 2018 (Cat. EUCD2802). Quattordici canzoni come Canto de Pescador, o Caminho, Ninita, Yoru e Ondja sono eseguite con sorprendente vitalità da Catarina dos Santos che interpreta i colori, i ritmi e, naturalmente, le differenze che contrastano gli stili di Brasile, Angola, Capo Verde e Portogallo. Un jazz ideale per le feste estive!