Nella sua motivazione per procedere con un eventuale sciopero, la SNPVAC ha ricordato la ripresa del settore negli ultimi anni, dopo la pandemia, ricordando che in Portogallo il personale di bordo di easyJet "ha sempre avuto un serio atteggiamento di comprensione per le esigenze operative della compagnia nel corso degli anni", avendo votato "all'unanimità quando la compagnia ha chiesto aiuto, accettando di congelare le proprie condizioni di lavoro per tre anni".
Tuttavia, ha indicato il SNPVAC, "durante la pandemia, easyJet ha deciso di sostenere con 'top up' molto più alti di quelli del Portogallo alcuni Paesi come la Germania e il Regno Unito [United Kingdom], che a loro volta avevano già un sostegno molto maggiore da parte dello Stato".
Il sindacato ha anche sottolineato che, "alla ripresa delle operazioni, easyJet ha deciso di aiutare" i "colleghi spagnoli con una garanzia minima, quando l'equipaggio in Portogallo ha attraversato difficoltà finanziarie" e che "le basi e le rotte portoghesi sono tra le più redditizie del network".
"A causa del clima economico, negli ultimi tre anni i lavoratori easyJet hanno perso potere d'acquisto", hanno sottolineato, osservando che "l'aumento del costo della vita soffoca i lavoratori e mette a rischio il benessere e la comodità delle loro famiglie".
"Negli ultimi due anni, il personale di cabina ha dovuto affrontare esperienze che nessuno aveva previsto, trovandosi in prima linea anche in periodi critici", ha affermato il SNPVAC, garantendo che "in altri Paesi e basi in cui la compagnia non presenta lo stesso livello di redditività presentato in Portogallo, i colleghi hanno ottenuto aumenti significativi" e che "in questi Paesi sono stati negoziati accordi durante l'estate, al fine di proteggere la stabilità degli orari dei lavoratori".
Situazione di stallo
Nella dichiarazione, il SNPVAC ha difeso che il personale di cabina di easyJet "non può continuare a permettere che l'azienda adotti una postura di indifferenza, rispetto ai problemi della classe che sono stati identificati da tempo", garantendo che "un clima di tensione e disappunto per il lungo stallo nella risoluzione delle varie controversie di lavoro".
Per il sindacato, "non è tollerabile l'impasse raggiunta nelle trattative AE/CLA in corso, che potrebbe prolungarsi indefinitamente nel tempo", assicurando che i professionisti portoghesi "vogliono vedere riconosciuta la loro lealtà e produttività in azienda".
Contattata da Lusa, una fonte ufficiale di easyJet ha dichiarato che il vettore "prende molto sul serio le sue responsabilità di datore di lavoro e impiega tutto il suo personale di bordo con contratti locali, concordati con i sindacati e in conformità con la legislazione locale in materia, per cui non è possibile confrontare i termini e le condizioni tra le diverse giurisdizioni".