In un comunicato, ANAREC si dice "sorpresa" dalla notizia che il Consiglio dei Ministri intende approvare un disegno di legge "che estende il divieto di vendita del tabacco alle stazioni di servizio".
"Poiché è estremamente importante promuovere la salute e proteggere la popolazione dall'esposizione al fumo ambientale, non ci sembra che questa strada venga intrapresa limitando i punti di vendita del tabacco", afferma l'associazione.
La misura "si rivela iniqua e discriminatoria, favorendo e incrementando i ricavi e le vendite di un gruppo ristretto di commercianti, a scapito di altri, come nel caso delle stazioni di rifornimento di carburante", ritiene l'associazione.
"Siamo realisti: il tabacco continuerà ad essere venduto, le vendite saranno accentrate in alcuni esercizi, avvantaggiando questi ultimi e danneggiando altri", sottolinea l'associazione.
ANAREC si appella al Governo "affinché faccia un passo indietro nell'ambito del divieto di vendita del tabacco presso i distributori di carburante, un settore che ha sofferto negli ultimi anni".
L'associazione afferma di non essere stata precedentemente informata di questa intenzione del Governo e che comunque reagirà formalmente contro questa misura che considera "ingiusta e sproporzionata".
La vendita di tabacco nei distributori automatici sarà vietata nel 2025 e più avanti nel corso dell'anno sarà vietato fumare negli spazi esterni adiacenti a edifici pubblici come scuole, college o ospedali, secondo una proposta di legge.
L'obiettivo è quello di limitare la vendita di tabacco ai tabaccai, o simili, e negli aeroporti a partire dal gennaio 2025.