DECO Proteste calcola che, nel periodo di circa quattro mesi, tra il 17 aprile e il 23 agosto, 41 dei 46 alimenti che compongono il paniere sono passati da un costo totale di 138,77 euro a 127,97 euro, corrispondente a una differenza di 10,80 euro.

Dei 63 prodotti monitorati dall'Associazione portoghese per la tutela dei consumatori, 41 sono stati esentati dall'IVA dal 18 aprile, e comprendono alimenti come tacchino, pollo, sugarello, nasello, cipolla, patata, carota, banana, mela, arancia, riso, spaghetti, zucchero, latte, formaggio o burro.

Finora i surgelati sono stati la categoria di alimenti che ha maggiormente beneficiato della misura del Governo. Segue il pesce, il cui prezzo è sceso del 12,03% (meno 4,19 euro), arrivando a costare 30,68 euro.

Tuttavia, diversi prodotti alimentari sono aumentati di prezzo tra la vigilia dell'entrata in vigore dell'"IVA zero" e il 23 agosto, con particolare attenzione alle arance, che hanno subito un'impennata del 37% (o 51 centesimi), passando da 1,37 euro a 1,88 euro. Con una variazione positiva del 36%, i broccoli costano attualmente 3,28 euro, 87 centesimi in più rispetto al 17 aprile. In direzione opposta, il prezzo della bistecca di tacchino è diminuito dell'1%, ovvero di 9 centesimi, nei quattro mesi in cui la misura è stata in vigore.