"Riteniamo inoltre che sia necessario rafforzare la cooperazione con altri territori dell'UE, per ampliare le nostre prospettive e acquisire, attraverso il lavoro comune, peso istituzionale nei centri decisionali nazionali ed europei", si legge nelle conclusioni del 2° Incontro del Gruppo Iberico di Cooperazione Territoriale Europea (GECT), che si è concluso oggi a Vigo, in Spagna.
Nel documento, a cui Lusa ha avuto accesso, i GECT di Portogallo, Spagna e Francia evidenziano la necessità di "aprirsi sempre più a nuove vie di finanziamento attraverso altri programmi nazionali e comunitari" oltre a quelli di Interreg, che "sono stati, sono e saranno fondamentali per l'attività dei GECT iberici".
"Solo in questo modo garantiremo la continuità e la coerenza del nostro lavoro, aprendo la gamma di aree e progetti in cui possiamo contribuire", indicano le conclusioni dell'incontro, a cui hanno partecipato i rappresentanti dell'AECT Aquitaine/Euskadi/Navarra, dell'AECT Pyrenees Mediterranean, dell'AECT Rio Minho, dell'AECT Galiza - Nord del Portogallo (GNP) e dell'AECT Chaves-Veríne AECT Duero-Douro.
I partecipanti sottolineano inoltre che la pandemia di covidio-19 è servita a ricordare che "Bruxelles, Madrid, Lisbona o Parigi legiferano, ma sono le regioni di confine dell'UE e i loro 150 milioni di abitanti a materializzare, giorno dopo giorno, lo spirito più autentico dell'UE".