Secondo l'Executive Digest, il capo del governo portoghese ha esordito collocando la situazione in un contesto globale, sottolineando che "il mondo che diverse generazioni di portoghesi hanno conosciuto è cambiato". Il Primo Ministro ha condiviso il fatto che sono già state preparate misure per rispondere all'impatto delle tariffe e degli oneri di ritorsione in un pacchetto del valore di oltre 10 miliardi di euro.
Il Montenegro ha avvertito che "la deterrenza e le capacità di difesa sono essenziali", non solo per la sicurezza ma anche come base per lo sviluppo economico e la sostenibilità dello Stato sociale. "Può sembrare lontano, ma la crescente instabilità e incertezza", esemplificata da guerre e attacchi informatici, "influisce sull'economia e sulla sicurezza del popolo portoghese", ha dichiarato, aggiungendo: "La crescita economica e la sicurezza sono in gioco e richiedono senso di responsabilità".
Difesa
In uno dei principali sviluppi del briefing, Montenegro ha annunciato che il Portogallo anticiperà l'obiettivo di investimento nella Difesa del 2% del PIL, un impegno preso nel 2014 in ambito NATO e inizialmente previsto per il 2029. "Il Portogallo non può continuare a rimandare gli investimenti nella Difesa", ha sostenuto il primo ministro, aggiungendo che questo impegno deve essere inteso "non come un assegno che viene emesso, ma come un investimento".
L'anticipazione di questo obiettivo rappresenta, nelle parole del leader del Governo, una "opportunità" per il Paese. L'esecutivo intende rafforzare la produzione nazionale e incrementare la capacità di esportazione, in particolare nel settore delle tecnologie applicate alla Difesa. A questo proposito, il Montenegro ha evidenziato il potenziale di settori quali i droni di ultima generazione, il settore aeronautico e quello marittimo.
Strategia nazionale per l'industria della difesa
Il primo ministro ha anche rivelato che i ministri delle Finanze, dell'Economia, della Difesa e della Coesione territoriale stanno lavorando "a stretto contatto" su una strategia "ambiziosa" per l'industria della difesa. Questa strategia mira a rilanciare l'economia nazionale e a creare posti di lavoro e includerà un appello a un "ampio consenso politico nazionale".
Relazioni con gli Stati Uniti
In ambito esterno, Montenegro ha sottolineato la "solida amicizia e le intense relazioni politiche ed economiche" tra Portogallo e Stati Uniti, ricordando che entrambi i Paesi sono fondatori della NATO e che esiste un accordo bilaterale di difesa tra loro. Tuttavia, il Primo Ministro non ha nascosto la sua preoccupazione per il recente aumento delle tariffe statunitensi, che nel frattempo sono state sospese per 90 giorni.
"L'aumento dei dazi che gli Stati Uniti hanno iniziato ad applicare ma che hanno sospeso minaccia la crescita economica globale e potrebbe portare a un conflitto commerciale che non giova a nessuno", ha avvertito il Montenegro, accogliendo la pausa di 90 giorni come un segno che "non è il momento di fare dichiarazioni avventate".
Montenegro ha chiesto di continuare i negoziati all'interno dell'Unione Europea e ha avvertito che la sospensione delle tariffe è solo temporanea: "Dobbiamo fare i nostri compiti a casa e su scala europea", ha detto, ricordando che "il protezionismo generale indebolisce le relazioni economiche internazionali".
Impatto sull'economia portoghese
Il Primo Ministro ha avvertito che i mercati finanziari stanno già reagendo con instabilità alla minaccia tariffaria, anticipando gli effetti negativi che le misure potrebbero avere sulla vita delle persone e delle imprese. Il Portogallo, ha detto, è una "economia aperta" la cui crescita si basa sulle esportazioni verso mercati diversificati, e alcune di queste esportazioni "potrebbero essere colpite direttamente", mentre l'economia nazionale potrebbe subire "effetti indiretti".
Di fronte a questo scenario, il Montenegro ha annunciato che il Governo sta preparando una risposta "su due livelli": uno esterno, con il coordinamento europeo, e uno interno, con misure nazionali mirate ai settori più colpiti. "In entrambi i livelli sono necessarie conoscenze approfondite, prudenza e fermezza", ha avvertito, sottolineando che "le reazioni impulsive non fanno che aggravare i problemi".
Nelle ultime settimane il governo portoghese ha mantenuto una "comunicazione quotidiana con la Commissione europea e i partner europei". Ora che le misure statunitensi sono note, l'Unione Europea, secondo Montenegro, sta preparando "una risposta adeguata, che rifletta l'unità europea, una risposta robusta e proporzionale e la difesa degli interessi degli Stati membri".
Pacchetto di sostegno di oltre 10 miliardi di euro
A seguito di "intensi contatti" con i partner europei e i settori economici nazionali, il Primo Ministro ha annunciato che il Governo ha preparato un pacchetto di misure di sostegno del valore di "oltre 10 miliardi di euro", che sarà presentato a breve dal Ministro dell'Economia.
Questo pacchetto, ha spiegato, comprenderà misure volte a mitigare l'impatto della crisi tariffaria e a rafforzare la competitività delle imprese portoghesi. Il Montenegro ha fatto una promessa: "Faremo il nostro dovere per aumentare la competitività della nostra economia e proteggere i settori più vulnerabili".
Il pacchetto comprende:
- Linea del Banco de Fomento: Una nuova linea di credito di oltre 5 miliardi di euro, con garanzie competitive, domande semplici e contrattazione automatica, che consentirà alle imprese di rafforzare il capitale circolante e la capacità di investimento. Il ministro ha sottolineato che il modello prevede delle pre-approvazioni per facilitare l'accesso e accelerare la risposta alle necessità urgenti delle imprese.
- Una linea di sostegno di 3,5 miliardi di euro, con scadenze di quattro e 12 anni, parte della quale può essere convertita in aiuti e sovvenzioni a fondo perduto, è stata presentata come un modo per "rafforzare il capitale" delle imprese nazionali. Pedro Reis ha sottolineato che questa misura è particolarmente importante per le imprese più esposte alla volatilità dei mercati internazionali.
- Rafforzamento dell'assicurazione del credito: Il Governo aumenterà i massimali di 1,2 miliardi di euro per coprire i rischi delle esportazioni, non solo nei mercati emergenti ma anche in quelli tradizionali. Anche le polizze e i premi saranno sovvenzionati, democratizzando l'accesso a queste assicurazioni, soprattutto per le PMI esportatrici. Si tratta di una richiesta avanzata da tempo da diverse associazioni imprenditoriali.
- Promuovere l'internazionalizzazione: Il quarto asse del programma si concentra sull'ampliamento del sostegno all'internazionalizzazione, consentendo alle aziende di partecipare a un maggior numero di fiere internazionali, di rafforzare le strategie di marketing e di aumentare la loro presenza sui mercati esteri. "Può fare la differenza", ha dichiarato il Ministro dell'Economia.