Nove Paesi hanno già raggiunto l'obiettivo fissato da Bruxelles di abbassare il tasso medio al 9% entro il 2030, tra cui il Portogallo (8,9%).
Nel 2023, più di un giovane europeo su dieci (11,2%) tra i 15 e i 29 anni non avrà un lavoro, non studierà e non seguirà una formazione (NEET). Questa percentuale rappresenta comunque un calo di 0,5 punti percentuali rispetto all'anno precedente.
I dati sono stati pubblicati da Eurostat e confermano il "calo significativo" degli ultimi anni. Nel 2013, il tasso era del 16,1% e l'unico aumento registrato nel decennio è stato nel primo anno della pandemia di Covid-19: dal 12,6% nel 2019 al 13,8% nel 2020).
L'ufficio statistico dell'Unione Europea mostra notevoli variazioni tra gli Stati membri, tra il 4,8% dei Paesi Bassi e il 19,3% della Romania. L'obiettivo fissato dalle istituzioni comunitarie è di abbassare il tasso medio al 9% entro il 2030. Un obiettivo che nove Paesi hanno già raggiunto, tra cui il Portogallo (8,9%).
Secondo il ritratto tracciato a novembre dall'allora Segretario di Stato per il Lavoro, Miguel Fontes, che stimava un tasso più basso (8,5%) nel caso nazionale, la percentuale è più alta nella fascia di età tra i 25 e i 29 anni, con un'incidenza maggiore tra i 15 e i 19 anni grazie alla riduzione dell'abbandono scolastico.