Il valore dell'investimento è di oltre 360.000 euro e la proprietà dovrebbe essere disponibile a partire da dicembre 2025, secondo le autorità locali.
La Casa do Beco dos Redemoinhos o Casa dos Alão de Morais, come è conosciuta, è stata costruita nella prima metà del XIV secolo, "e il suo aspetto, caratterizzato come fiammingo, con un camino in cima alla facciata, può essere influenzato dalle Fiandre", indica il CMP. "Oltre che come abitazione per il clero, lo spazio sarà servito, nel corso dei secoli, come stalla, fienile e residenza per i membri meno eminenti della società", aggiunge.
"Il progetto di intervento mira a creare uno spazio per gli alloggi, ma anche per i servizi. Per quanto riguarda l'aspetto abitativo, la priorità sarà data all'apertura degli spazi e alla promozione del recupero della superficie utile e dell'illuminazione e ventilazione naturale. Per quanto riguarda la soluzione architettonica per la parte destinata ai servizi, la premessa principale è stata quella di cercare di mantenere, per quanto possibile, la struttura esistente. Nei casi in cui ciò non sia possibile, l'architettura sarà sostituita da strutture leggere, facilmente riconvertibili e con materiali compatibili", si legge nella nota.
Secondo il Comune, l'intervento in corso a Beco dos Redemoinhos è "parte integrante di un lavoro intergenerazionale che mira a rispettare i valori culturali del passato, a fornire a Porto soluzioni abitative qualificate e a dare ai futuri residenti l'opportunità di conoscere le peculiarità della città".
Il CMP sottolinea che la riqualificazione urbana promossa da Porto Vivo, SRU ha già reso disponibili più di 340 abitazioni e che la strategia di riqualificazione abitativa che sta adottando è stata quella di introdurre "immobili precedentemente sfitti nel mercato degli affitti a prezzi accessibili", continuando così a "restituire alla città spazi con una storia".