L'ordinanza che definisce il modello di comunicazione è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione.

La regolamentazione di questa misura consentirà agli inquilini di accedere al sostegno straordinario al reddito o Porta 65 e di beneficiare della detrazione IRS delle rate pagate al locatore, il cui importo massimo da detrarre è salito quest'anno a 700 euro.

I proprietari "sono tenuti a comunicare all'Agenzia delle Entrate e delle Dogane(AT) la stipula, la modifica o la risoluzione dei contratti di locazione e sublocazione o, in caso di promessa, la messa a disposizione dell'immobile locato", ricorda il preambolo dell'ordinanza.

Se i proprietari non registrano i contratti, la nuova legge approva ora la "Comunicazione dell'inquilino o del subaffittuario (CLS)". La presentazione di questo modulo è facoltativa e "avviene esclusivamente per via telematica, attraverso il Portale delle Finanze".

L'inquilino "deve indicare il motivo della comunicazione, che deve essere accompagnata dal contratto di locazione o sublocazione oggetto della comunicazione, nonché dai documenti che comprovino gli elementi comunicati", secondo l'ordinanza.

"Se la comunicazione riguarda la modifica o la risoluzione di un contratto, deve essere indicato il numero di identificazione del contratto, registrato sul Portale delle Finanze". Inoltre, "per ogni contratto di locazione o sublocazione, le rispettive modifiche e la risoluzione, così come per un contratto di promessa con la messa a disposizione del bene locato, deve essere presentato un CLS", secondo le regole ora definite.

Il diploma, firmato dal Segretario di Stato per le Finanze, Cláudia Reis Duarte, afferma inoltre che: "Qualora si riscontri l'esistenza di errori, omissioni o imprecisioni che danneggiano o impediscono il corretto trattamento della comunicazione, l'inquilino o il subaffittuario ne viene informato sul portale delle Entrate Federali e può correggere le carenze o le omissioni presentando un nuovo CLS".

Questa comunicazione mira a combattere molte situazioni di informalità. Un controllo dell'Ispettorato Generale delle Finanze (IGF), pubblicato l'anno scorso e relativo al 2023, aveva già rilevato che "il 60% dei contraenti locatari non aveva un contratto di locazione registrato/corrente e il 25% dei contraenti proprietari, con contratti di fornitura per vari articoli/frazioni, non aveva un'attività dichiarata".

Il Segretario di Stato per gli Affari Fiscali ha indicato alla fine dello scorso anno che l'Autorità Fiscale aveva già "accolto una buona parte delle raccomandazioni" dell'Ispettorato Generale delle Finanze (IGF) per un maggiore controllo delle locazioni illegali, aggiungendo che altre "sono in fase di attuazione".