Nell'ambito di un'operazione di cooperazione internazionale, il PJ ha individuato e arrestato uno dei direttori esecutivi di una società di servizi finanziari di criptovalute (valute digitali) a Cascais, mentre altri due arresti sono stati eseguiti contemporaneamente, uno negli Stati Uniti e l'altro nel Regno Unito.

"Nell'operazione di polizia condotta dall'FBI, sono stati sequestrati oltre 25 milioni di dollari (22,9 milioni di euro) in criptovalute" e "sono stati disattivati diversi 'bot' di trading [programma informatico che esegue compiti automatici su Internet], responsabili di milioni di dollari in transazioni di riciclaggio di denaro", afferma il PJ in un comunicato.

Secondo la polizia portoghese, "il 'modus operandi' utilizzato prevedeva la creazione di società con false dichiarazioni sulle criptovalute ('token') e l'esecuzione di false negoziazioni per creare l'apparenza che si trattasse di buoni investimenti", il che attirava investitori e acquirenti e portava a un aumento del prezzo della valuta.

"Gli indagati sono anche accusati di aver venduto 'token' a prezzi artificialmente gonfiati, una frode comunemente nota come 'pump and dump'".

Secondo un comunicato dell'Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti per lo Stato del Massachusetts, 18 persone ed entità sono state accusate di frode diffusa e manipolazione dei mercati delle criptovalute.

"Le accuse sono state rivelate a Boston contro i leader di quattro società di criptovalute, quattro società di servizi finanziari di criptovalute (note come 'market maker') e i dipendenti di queste società", indica la nota diffusa la scorsa settimana.