Nonostante siano solo il 2,1% del totale e abbiano addirittura ridotto il loro peso nel 2023, rispetto all'anno precedente, le 10.705 filiali di aziende straniere in Portogallo valgono il 18,5% dell'occupazione, il 29% delle entrate e il 27,8% del valore aggiunto lordo (VAL) delle società non finanziarie del Paese.
Secondo l'Istituto Nazionale di Statistica(INE), queste filiali di gruppi internazionali impiegano circa 682 mila persone, registrano un fatturato di 154 miliardi di euro e contribuiscono al PIL portoghese per 38 miliardi di euro, in base al grado di incorporazione del valore generato nell'intero processo produttivo.
In media, ogni filiale dà lavoro a 64 persone, un valore "significativamente superiore" alla media delle aziende nazionali (6 persone), avendo aggiunto 43 mila posti di lavoro tra il 2022 e il 2023. Con una produttività apparente del lavoro che raggiunge i 55.674 euro e una retribuzione media mensile in aumento del 5,9% a 1.745 euro, queste aziende straniere si collocano rispettivamente al 67% e al 42,5% al di sopra dei valori osservati nelle aziende nazionali.
Tra il 2010 e il 2023, le filiali estere hanno registrato, in media, una produttività del lavoro superiore di 18.800 euro rispetto alla media delle imprese nazionali. Anche la retribuzione media mensile è sempre stata più alta nelle filiali estere, in media 417 euro in più rispetto alle aziende nazionali, secondo l'ufficio statistico in un orizzonte più ampio.