La strategia "Acqua che unisce", che prevede quasi 300 misure da attuare (alcune fino al 2050), è stata presentata al Convento di São Francisco, a Coimbra, in una sessione a cui hanno partecipato diversi membri del governo, tra cui il Primo Ministro Luís Montenegro, sindaci e membri del gruppo di lavoro che ha sviluppato il piano.

Secondo il documento inviato ai giornalisti, la strategia prevede di aumentare l'efficienza riducendo le perdite di acqua nei sistemi di approvvigionamento pubblico, agricolo, turistico e industriale, utilizzando le acque reflue trattate, ottimizzando le dighe e costruendone di nuove.

La strategia prevede anche la creazione di nuove infrastrutture di raccolta dell'acqua, unità di desalinizzazione e, come ultima risorsa, l'interconnessione tra i bacini fluviali; sono inoltre incluse misure per il ripristino degli ecosistemi fluviali e per la gestione integrata dell'acqua.

La strategia mira ad aumentare la disponibilità di 1.139 ettometri cubi (una misura della quantità di acqua immagazzinata nelle dighe).

Il documento presenta diversi esempi, suddivisi per regioni.

Nel Nord, è prevista la modernizzazione dello sviluppo idro-agricolo della Valle di Vilariça, l'attuazione del programma di irrigazione in diverse località, l'aumento della capacità delle dighe di Pinhão (Vila Real), Vila Chã (Alijó), Sambade (Alfândega da Fé) e Valtorno (Vila Flor), la rimozione delle infrastrutture idrauliche obsolete (muri a secco) dal fiume Côa e la creazione del progetto multifunzionale della diga di Baixo Sabor e Foz Tua.

Nella regione di Vouga, Mondego e Lis, sono previsti interventi per la riabilitazione ambientale della rete idrografica del bacino del Lis (Leiria), un programma per promuovere l'efficienza idrica nella regione di Aveiro, l'ammodernamento dell'uso idro-agricolo del Baixo Mondego, uno studio "per valutare la fattibilità della costruzione della diga di Girabolhos", a Seia, e un aumento della fornitura idrica ai comuni della regione di Viseu.

Nel Tago, gli investimenti includono la modernizzazione dello sviluppo idro-agricolo di Idanha-a-Nova, uno studio per la costruzione della diga di Alvito, vicino a Vila Velha de Ródão, un progetto per la valorizzazione agricola delle risorse idriche della Valle del Tago e dell'Ovest e uno studio di fattibilità per il collegamento dei bacini del Tago e del Guadiana.

In Alentejo, è prevista un'interconnessione tra Alqueva e Mira, un programma per aumentare l'efficienza dei sistemi idrici e una modernizzazione totale dell'utilizzo di Mira.

In Algarve sono previsti, tra l'altro, il completamento della modernizzazione dello sviluppo di Alvor e studi di fattibilità per la costruzione di due dighe.

Secondo la strategia, gli investimenti regionali sono suddivisi con 479 milioni di euro per il Tejo e l'Oeste, 448 milioni di euro per il Nord, 267 milioni per Vouga, Mondego e Lis, 156 milioni di euro per l'Alentejo e 126 milioni di euro in Algarve.

Oltre agli investimenti destinati a località specifiche, vi sono progetti e misure di portata nazionale.