Lo stanziamento sarà di 5 milioni di euro, "con l'obiettivo di sostenere l'efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di gas serra, riducendo l'intensità energetica e aumentando l'efficienza energetica attraverso la promozione di un patrimonio edilizio ad alte prestazioni e a basse emissioni di carbonio", si legge nella nota del CCDR.

In questo bando sono ammissibili, ad esempio, interventi per "l'isolamento termico di pareti, tetti, pavimenti e vetrate"; "impianti di climatizzazione per il riscaldamento e il raffrescamento e per il riscaldamento dell'acqua sanitaria" e "sostituzione di finestre e porte inefficienti con altre più efficienti e sistemi di ventilazione e illuminazione naturale".

L'elenco comprende anche l'"installazione di sistemi di condizionamento (riscaldamento, raffreddamento o ventilazione) e di sistemi intelligenti di gestione dell'energia"; "interventi che promuovono l'incorporazione di biomateriali, materiali riciclati, soluzioni a base naturale e facciate e tetti verdi e soluzioni architettoniche bioclimatiche negli edifici e nelle loro frazioni autonome"; "interventi finalizzati all'efficienza idrica e dei materiali, compresa la sostituzione di apparecchiature inefficienti con altre più efficienti" e "installazione di pannelli fotovoltaici e altre apparecchiature per la produzione di energia rinnovabile".

Le ultime due misure di efficienza idrica e produzione di energia rinnovabile sono ammissibili solo se inserite in un progetto più ampio il cui obiettivo principale è il miglioramento dell'efficienza energetica.

"Questo sarà un importante contributo delle autorità locali alla transizione climatica, migliorando l'efficienza energetica e riducendo la povertà energetica negli alloggi pubblici di proprietà dei Comuni", afferma il CCDR Algarve, sottolineando che "il consumo complessivo di energia elettrica è aumentato del 23% nell'ultimo decennio, con una riduzione che si è verificata solo nell'illuminazione pubblica stradale e nell'illuminazione interna degli edifici statali".

Secondo il rapporto sullo stato dell'Unione dell'energia pubblicato dalla Commissione europea l'11 settembre scorso, nel 2023 Portogallo e Spagna saranno i Paesi dell'UE con la più alta percentuale di povertà energetica (20,8%).