In una dichiarazione, il PCP ritiene che il calo di fornitura di energia elettrica registrato in Portogallo richieda "misure che contribuiscano al rapido ripristino dell'approvvigionamento", con priorità ai "servizi essenziali per la popolazione", come la sanità, i trasporti, l'istruzione o la sicurezza.

Il partito chiede inoltre "un'indagine rigorosa sulle cause di questa interruzione" e l'individuazione delle "opzioni disponibili per garantire la sicurezza e la sovranità energetica del Portogallo in futuro".

"La situazione richiede anche una rapida valutazione degli impatti e delle perdite risultanti, nonché misure per riparare i danni e sostenere i settori colpiti", afferma.

Per il PCP, il blackout ha messo in luce "le vulnerabilità e i problemi del sistema elettrico nazionale in termini di sovranità, sicurezza, produzione, distribuzione e rispettiva gestione e controllo, che sono inseparabili dalle politiche di privatizzazione e liberalizzazione, con la separazione di produzione, distribuzione e commercializzazione".

"Data questa situazione, è essenziale rivalutare sia i meccanismi di mercato che il grado di dipendenza e interconnessione con Paesi terzi (in particolare la Spagna), così come l'effettiva capacità del Paese di rispondere alle esigenze di approvvigionamento energetico in situazioni di emergenza come questa nelle varie regioni del Paese", si legge.

Il partito aggiunge che "la situazione eccezionale di bacini pieni, con una capacità di produzione idroelettrica praticamente al massimo, non può minimizzare questa valutazione, soprattutto quando la produzione termoelettrica termina in coincidenza con lunghi periodi di siccità".

Il PCP sostiene che "la sottomissione a un contesto di dipendenza esterna e a un mercato liberalizzato" costituisce "un fattore di insicurezza per il Paese".

"Tutto ciò richiede un'inversione della politica di abdicazione nazionale dei settori strategici e la garanzia di un funzionamento articolato, coerente ed efficace del sistema elettrico nazionale", sostiene il PCP, che ricorda che ci sono stati Paesi, come la Francia o la Germania, che "hanno recentemente deciso misure volte al recupero totale o parziale del controllo pubblico di questo settore".

"Anche il Portogallo deve assumere questo obiettivo", ritengono.

Il PCP fa sapere che, in occasione della riunione della conferenza dei leader parlamentari di martedì prossimo, chiederà la programmazione di un dibattito urgente su questo tema nella riunione della Commissione permanente di mercoledì.