Le cinque maggiori case automobilistiche europee hanno aumentato i prezzi dei loro modelli più economici in media del 41% dal 2019, "quasi il doppio" del tasso di inflazione accumulato in questo periodo, secondo uno studio pubblicato il 6 novembre.
I prezzi di una Peugeot 208, di una Seat Ibiza e di una Renault Twingo sono aumentati di quasi 6.000 euro, con un incremento del 37,56%, mentre i modelli Mercedes Classe A e Classe B sono aumentati di oltre 10.000 euro (rispettivamente del 38% e del 37%), secondo una nuova analisi pubblicata dall'organizzazione non governativa ambientalista (ONG) Transport & Environment (T&E).
Secondo i dati analizzati, sottolinea T&E, questa situazione si verifica in un momento in cui i produttori "hanno lottato per contrastare le nuove misure anti-inquinamento, la norma Euro 7, che costa 200 euro per auto", sostenendo che "sono troppo costose e porteranno a un aumento dei prezzi inaccessibile".
"Hanno combattuto contro tecnologie antinquinamento salvavita che costano solo 200 euro per auto. È la prova che per i produttori europei il profitto viene sempre prima delle persone", ha dichiarato Anna Krajinska, direttore di T&E per le emissioni dei veicoli e la qualità dell'aria.
La Commissione europea ha proposto lo standard nel 2022, con l'obiettivo di ridurre l'inquinamento di auto, furgoni, autobus e camion, per "salvare migliaia di vite causate dall'inquinamento atmosferico" e "migliorare la qualità dell'aria" per tutti i cittadini europei.
Tuttavia, l'industria automobilistica ha lanciato una campagna contro la misura, sostenendo che si tratta di un provvedimento "troppo costoso" e che renderebbe le auto, soprattutto i modelli più piccoli e più economici, inaccessibili per i consumatori.
L'ONG ambientalista ha dichiarato che "il Parlamento europeo ha un'ultima possibilità" di agire "nell'interesse di tutti gli europei e non solo dell'industria automobilistica", perché se non lo farà, entro il 2035 "saranno vendute 100 milioni di auto altamente inquinanti in più, che circoleranno sulle strade europee per decenni a venire".
I deputati si riuniranno in plenaria mercoledì per il voto finale, prima di avviare i negoziati con la Commissione europea e il Consiglio europeo.