I risultati dell'indagine "Summer Balance 2024" di AHP(relativa al periodo tra giugno e settembre) smentiscono, secondo il presidente dell'associazione, l'idea che i prezzi elevati abbiano portato i portoghesi ad allontanarsi dall'Algarve.

"I portoghesi hanno contribuito ai numeri dell'Algarve, così come gli inglesi, i tedeschi e, ora, gli americani", ha dichiarato Bernardo Trindade.

A questo proposito, il leader dell'associazione ha sottolineato l'importanza della crescita nel sud del mercato americano, dato il suo grande "potere d'acquisto" e il fatto che, storicamente, ha un rapporto diretto con le catene alberghiere, eliminando gli intermediari e consentendo maggiori profitti agli stabilimenti.

"C'è una combinazione di fattori che ci costringe a guardare a questi numeri con soddisfazione. L'Algarve ha avuto una buona estate, che si è sentita in tutto il Paese, e questo, ovviamente, ci rende soddisfatti", ha riassunto Bernardo Trindade.

Secondo i dati dell'AHP, tra giugno e settembre il tasso di occupazione alberghiera nazionale è stato dell'81%, con le regioni delle Azzorre e di Madeira che hanno registrato un'occupazione del 91%.

Seguono l'Algarve, con l'85%, la Grande Lisbona e la Penisola di Setúbal, con l'84%, mentre la regione del Nord ha registrato un tasso di occupazione del 76% e l'Alentejo ha chiuso l'estate con il 72%.

Per quanto riguarda il prezzo medio per camera, è stato fissato a 172 euro a livello nazionale, con l'Algarve in testa, con 227 euro, seguito dall'Alentejo e dalla Grande Lisbona, rispettivamente con 195 euro e 193 euro.

Per quanto riguarda la permanenza media dei turisti, è stata di 3,1 notti a livello nazionale, con le regioni di Madeira e Algarve in testa con 5,4 notti e 4,8 notti, rispettivamente.

Anche le Azzorre, con 3,4 notti, si sono collocate al di sopra della media, mentre in altre regioni, come la Grande Lisbona e il Centro, il soggiorno medio è stato di 2,7 notti, e nell'Alentejo e nella Península de Setúbal di 2,6 e 2,5 notti rispettivamente.

Ricavi

Alla domanda sui ricavi totali del periodo estivo, il 75% degli intervistati da AHP ha riferito di risultati migliori o molto migliori rispetto all'anno scorso, mentre il 17% ha riferito di risultati peggiori o molto peggiori.

Per quanto riguarda in particolare il mese di settembre, l'AHP ha sottolineato la performance registrata dall'industria alberghiera nella seconda quindicina di giorni, trainata dallo svolgimento di "grandi eventi internazionali che hanno contribuito a incrementare i risultati in termini di occupazione e prezzi".

Per quanto riguarda i mercati di emissione, l'associazione rileva che il mercato nazionale è stato classificato come uno dei primi tre dal 73% degli intervistati, mentre il Regno Unito (53%) e gli Stati Uniti (51%) occupano il secondo e il terzo posto, "consolidando il mercato americano come uno dei più rilevanti per il settore alberghiero nazionale".

Il mercato spagnolo è stato citato dal 44% degli intervistati, seguito dalla Germania, citata dal 25%, mentre il mercato francese ha perso forza, venendo inserito nella "top 3" solo dal 19% degli intervistati.

Per quanto riguarda i canali di prenotazione, l'associazione ha evidenziato il "dominio delle piattaforme online", con Booking citato dal 96% degli intervistati, seguito dai propri siti web (78%) e dalle agenzie di viaggio (43%).

Con un intervallo di confidenza del 95% e un margine di errore del 4,89%, l'indagine dell'AHP è stata condotta tra il 1° e il 14 ottobre su 343 imprese turistiche associate, situate nel Nord (11%), nel Centro (7%), nell'Ovest e nella Valle del Tago (8%), nella Grande Lisbona (38%), nella Penisola di Setúbal (3%), nell'Alentejo (7%), nell'Algarve (11%), nelle Azzorre (7%) e a Madeira (8%).