Alla fine di gennaio, secondo il bollettino sugli invasi diffuso dall'Agenzia Statale per l'Ambiente(APA), con i dati di lunedì, lo stoccaggio per bacino fluviale è stato superiore alla media di stoccaggio per il mese di gennaio (dal 1990/91 al 2023/ 24), tranne che per i bacini di Mondego (ma quasi nella media), Sado, Mira, Arade e Ribeiras do Barlavento.
In termini di volume totale immagazzinato, con le piogge degli ultimi giorni, è stato raggiunto il 77% della capacità sul continente, con un aumento del 5,5%, corrispondente a 725 hm3 (ettometri cubi) aggiuntivi tra il 23 e il 27 gennaio.
Dei 77 bacini monitorati, 39 hanno una percentuale di volume immagazzinato tra l'81 e il 100% e 22 sono tra il 61 e l'80%. Cinque serbatoi sono al 100% o al di sopra e molti altri sono vicini al 100%.
Ci sono 13 serbatoi il cui stoccaggio varia tra il 21 e il 60% e tre rimangono a meno del 20% della capacità: Arade, in Algarve, al 17%, Bravura, in Algarve, al 14% e Monte da Rocha, in Alentejo, al 13%.
Nell'ultima settimana, i bacini con meno acqua hanno aumentato lo stoccaggio ma in percentuali basse, come Ribeiras do Barlavento (0,94%), Mira (2,6) e Arade (2,4%).
In generale, nel nord e nel centro, la maggior parte dei bacini ha uno stoccaggio superiore alla media. Il bacino dell'Ave, ad esempio, è al 97,2% quando la media per questa stagione è del 73,6%. Il bacino del Tago ha superato l'80% quando la media si aggira intorno al 74%. La scorsa settimana è aumentato del 12% e i bacini sono ora al 100%.
Nelle regioni occidentali dell'Algarve e del basso Alentejo, la situazione è molto diversa. Il bacino di Mira è al 39% (la media è del 74,7%) e il bacino di Barlavento è al 14,2%, per una media del 70%. Nella zona di Sotavento la situazione è migliore, con un accumulo di acqua superiore alla media nei bacini di Beliche e Odeleite.