Secondo i dati IEP, dopo la Lettonia (30,6%), il Portogallo (26,8%) è il Paese, tra i 34, con il più alto tasso di inventori donne nell'ultimo decennio, tra il 2010 e il 2019. Nella tabella compaiono Germania e Lussemburgo (10,0%), Liechtenstein (9,6%) e Austria (8,0%).

I dati si basano sulla registrazione dei brevetti effettuata presso l'Istituto.

Nel caso del Portogallo, il 26,8% delle domande di brevetto è stato presentato da donne, pari al doppio della media europea, con le università e i centri di ricerca pubblici in testa per numero di inventori donne (36%, quasi il doppio della media europea).

I dati rivelano che la chimica è l'area con il maggior numero di inventori donne (42,3% in Portogallo e 22,4% in Europa) e l'ingegneria meccanica quella con il minor numero (13,4% in Portogallo e 5,2% in Europa).

Secondo il PIE, il tasso di inventori donne in Europa (13,2%) è superiore a quello del Giappone (9,5%), ma inferiore a quello della Corea del Sud (28,3%), della Cina (26,8%) e degli Stati Uniti (15,0%).

In un comunicato, il presidente del PIE, António Campinos, sottolinea "i progressi compiuti verso una maggiore inclusione" delle donne "nel campo dei brevetti", ma riconosce che "occorre fare di più".

"La promozione delle donne nella scienza e nell'innovazione rimane una sfida importante per l'Europa, eppure si tratta di un fattore chiave per la sua futura sostenibilità e competitività", ha affermato.