Questa conclusione emerge da uno studio pubblicato dalla Banca del Portogallo, che rivela anche le differenze in questi indicatori tra le multinazionali straniere e portoghesi in alcuni dei principali settori economici.

Uno studio pubblicato sulla Revista de Estudos Econômicos do Banco de Portugal (BdP), basato su dati dal 2014 al 2022, conclude che le multinazionali, in media, pagano salari medi più alti di quasi il 61%, sono più produttive di circa il 57%, utilizzando la produttività del lavoro, e del 65% utilizzando i ricavi per lavoratore.

Ana Cristina Soares e Tiago Serrano, autori dello studio, sottolineano inoltre che il premio salariale medio per le multinazionali tende a essere "più pronunciato" nei settori principali degli altri servizi, del commercio al dettaglio e all'ingrosso e delle costruzioni, raggiungendo valori superiori al 65%.

Nel caso dell'industria manifatturiera e dell'elettricità, acqua e trasporti, questi valori sono inferiori al 42%, "il che suggerisce che in questi settori i lavoratori possono beneficiare relativamente meno della presenza delle multinazionali".

Il premio di produttività associato alle multinazionali è compreso tra il 35 e il 73% e tende a essere più alto nel settore delle costruzioni, mentre nell'industria manifatturiera è uno dei più bassi.

Sebbene entrambe le aziende registrino prestazioni superiori in termini di produttività e salari rispetto alle altre imprese, vi sono differenze a seconda della partecipazione al capitale. Gli autori dello studio indicano che le multinazionali portoghesi pagano salari medi superiori di circa il 48% rispetto a quelli delle aziende non multinazionali e sono più produttive del 39%. Tuttavia, il premio per le aziende straniere raggiunge il 68%, essendo più produttive del 73% rispetto alle aziende non multinazionali.

"Questo risultato suggerisce che le MNC [multinazionali] straniere possono superare le MNC portoghesi", considerano i ricercatori.