Secondo i calcoli dell'ECO, basati sui dati della Direzione Generale per l'Occupazione e le Relazioni di Lavoro(DGERT), l'anno scorso si è registrato un calo di quasi il 27% nel numero di scioperi segnalati. Ciò si spiega, almeno in parte, con gli accordi settoriali che il governo sta chiudendo.
Il riepilogo annuale non è ancora stato pubblicato dalla DGERT, ma sono già disponibili i dati di dicembre, che ci permettono di capire come si sono evoluti gli scioperi nell'ultimo anno. Nell'ultimo mese del 2024 sono stati segnalati 230 scioperi, portando il totale annuale a 1.099.
Nel 2023 erano state presentate quasi 1.500 notifiche di sciopero, la cifra più alta dai tempi della troika, come scrive ECO. Rispetto ai dati già disponibili per il 2024, è possibile calcolare che l'anno scorso sono stati depositati 396 preavvisi di sciopero in meno, pari a una diminuzione del 26,49%.
Questo calo rispetto al 2023 era già previsto, visti i dati mensili noti, con i politologi sentiti da ECO che hanno indicato tre ragioni per questa traiettoria: le elezioni, il conseguente cambio di Governo e gli accordi settoriali che l'Esecutivo di Luís Montenegro stava chiudendo.