Un sistema specializzato, supportato da un'équipe multidisciplinare di professionisti, che concentra i propri sforzi e le proprie conoscenze sul benessere e sulla qualità di vita dei pazienti, è stato il fondamento della crescita e della responsabilità di questo Dipartimento.
Il concetto di chirurgo ortopedico generale è ormai superato. "Con l'attuale sviluppo tecnologico, non ci si aspetta che un chirurgo ortopedico possa operare una colonna vertebrale e una spalla con lo stesso livello di competenza. Oggi questo non è più possibile", spiega João Paulo SousaCapo del Dipartimento.
"Abbiamocreato un'équipe interdisciplinare di chirurghi ortopedici specialisti con competenze in varie aree dell'ortopedia, che ci ha permesso di fornire un'assistenza integrata di qualità, come la chirurgia altamente specializzata e la riabilitazione, supportata da vari esami diagnostici complementari".
L'Unità di artroplastica dell'anca e del ginocchio è l'esempio paradigmatico di questo processo e di questa evoluzione, che ci ha permesso di ottenere sempre più esperienza, casistica e differenziazione in questo settore, giustificando la creazione di questa Unità specializzata. Quando si rende necessario un intervento di sostituzione dell'anca o del ginocchio, il processo viene preventivamente discusso con il paziente e la famiglia, così come le risorse e le tecniche disponibili. Una volta presa la decisione di procedere con l'intervento, il paziente viene sottoposto a vari test di valutazione pre-operatoria e a consultazioni specialistiche. Questo processo è incentrato sul paziente ed è fatto su misura per ogni individuo, supportato e costantemente monitorato da un'équipe multidisciplinare di professionisti, quali chirurgo ortopedico, anestesista, fisioterapista e infermiere. Se necessario, sono disponibili anche altre specialità mediche, come cardiologo, nutrizionista o dentista.
Oltre a questo monitoraggio continuo, "ipazienti sottoposti a intervento di sostituzione dell'anca o del ginocchio devono continuare a sottoporsi a regolari visite mediche ambulatoriali per un periodo di circa un anno, al fine di monitorare l'evoluzione clinica e il miglioramento funzionale". Sono stati inoltre resi disponibili due opuscoli che descrivono tutte le procedure, dalla prima visita alla dimissione ospedaliera, compresa una serie di esercizi post-operatori e informazioni sulla cura post-operatoria".
Per quanto riguarda l'Unità del piede e della caviglia, intendiamo inoltre istituire una consulenza specifica per i pazienti con diagnosi difficili, casi post-traumatici, casi neurologici, infezioni, deformità complesse, traumi sportivi e patologia degenerativa, utilizzando le più recenti tecniche diagnostiche, come la gait analysis, la podobarografia e le tecniche di trattamento mini-invasive, l'artroscopia della caviglia, la tenoscopia, la chirurgia conservativa della caviglia e le protesi di caviglia. Oltre alle procedure chirurgiche e alla riabilitazione, saranno disponibili anche ausili tecnici come plantari e ortesi, fornendo un approccio multidisciplinare per ottenere il massimo recupero funzionale con la minima aggressione.
Il chirurgo ortopedico specialista responsabile di questa unità è il dottor João Videche ha dedicato un intero anno di formazione a questo settore con borse di studio a New York presso l'Hospital for Special Surgery, all'AMC di Amsterdam e a Liestal (Svizzera), oltre ad altre unità di piede e caviglia in Portogallo.