L'incriminazione ha fatto seguito a un'indagine denominata "Admiral" ed è il primo processo della Procura europea(EPPO) con la più complessa indagine di frode all'IVA fino ad oggi.
Il caso riguarda perdite stimate in Portogallo per un totale di 80 milioni di euro, ma le perdite stimate per l'Unione europea (UE) e per i bilanci nazionali dei Paesi dell'UE interessati dalla frode Admiral potrebbero ammontare a 2,9 miliardi di euro.
Gli imputati - nove portoghesi e due francesi - sono accusati di aver creato e gestito un'organizzazione criminale dedita alla vendita di beni elettronici sul mercato europeo, eludendo il pagamento dell'IVA. Le accuse comprendono diversi reati di frode fiscale qualificata, riciclaggio di denaro, corruzione attiva e passiva nel settore privato e falsificazione di documenti.
I fatti contestati si sono svolti tra il 2016 e il novembre 2022.
Il procedimento contro uno degli imputati è stato sospeso, subordinatamente all'adempimento di alcuni obblighi, e proseguirà in termini separati.
Tre degli imputati sono in custodia cautelare e un altro è agli arresti domiciliari. Sono accusate anche 14 società registrate in Portogallo e una a Cipro.
Il tribunale ha già fissato 17 udienze del processo fino al 16 gennaio 2025 e successivamente ci saranno sessioni ogni lunedì e giovedì, se necessario, fino alla fine del processo.
Secondo l'EPPO, gli imputati potrebbero rischiare pene detentive fino a otto anni per ciascuno dei reati di frode fiscale qualificata, oltre che per riciclaggio di denaro, corruzione attiva e passiva nel settore privato e falsificazione di documenti. Le società accusate sono soggette a multe o allo scioglimento.
La Procura europea è un organo indipendente dell'Unione europea. Ha il compito di perseguire, indagare e giudicare i reati che ledono gli interessi finanziari dell'UE.