Nel pacchetto di infrazioni per il mese di novembre, l'esecutivo comunitario indica di aver avviato una procedura contro il Portogallo, oltre che contro Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Croazia, Cipro, Malta, Austria, Polonia, Slovenia e Slovacchia.

A questi Paesi sono state inviate lettere di notifica "per non aver presentato i piani nazionali aggiornati per l'energia e il clima in conformità con il regolamento sulla governance dell'Unione dell'energia e dell'azione per il clima".

I Paesi avevano tempo fino al 30 giugno 2024 per presentare i loro piani nazionali per l'energia e il clima.

Secondo Bruxelles, questi piani "sono strumenti cruciali per garantire che gli Stati membri definiscano una tabella di marcia concreta per raggiungere gli obiettivi concordati dell'UE in termini di riduzione delle emissioni di gas serra, energie rinnovabili ed efficienza energetica, tra gli altri".

"Sono inoltre fondamentali per la Commissione europea per valutare la situazione collettiva degli Stati membri in termini di ambizione rispetto agli obiettivi climatici ed energetici dell'UE per il 2030", sottolinea l'istituzione.

Tuttavia, ad oggi, la Commissione europea ha ricevuto solo 14 piani finali, e mancano quelli di questi 13 Paesi.

Per non aver "adempiuto ai loro obblighi", in seguito a questa nuova azione di Bruxelles, i 13 Stati membri in questione hanno ora due mesi di tempo per rispondere.