Secondo uno studio europeo, i giovani portoghesi ritengono che le loro conoscenze sulla salute riproduttiva siano limitate, ma mostrano un grande interesse a saperne di più.

"È perfettamente sensato rivedere i contenuti sulla salute riproduttiva e includerli nei programmi della scuola secondaria in Portogallo", ha dichiarato Ana Galhardo, una delle ricercatrici portoghesi del progetto.

Il Fertility Awareness Project è un'iniziativa sviluppata da Fertility Europe e dalle associazioni nazionali di Bulgaria, Norvegia, Polonia e, nel caso del Portogallo, dalla Portuguese Fertility Association, per rispondere ai problemi di infertilità e al declino demografico europeo.

I risultati, che saranno presentati al Parlamento europeo a marzo, contengono dati rilevanti per le politiche pubbliche che aumentano l'alfabetizzazione sulla salute riproduttiva.

"Includere l'argomento nei programmi non sarà solo una misura educativa, ma anche uno strumento per i giovani portoghesi per essere in grado di avere i figli che desiderano, con autonomia", ha difeso lo psicologo, ricercatore e professore presso l'Instituto Superior Miguel Torga, a Coimbra.

Secondo Ana Galhardo, dalla prima fase di questo studio è emersa l'idea che gli adolescenti portoghesi sono interessati a conoscere meglio la loro fertilità e i fattori che possono influenzarla.

"Fa parte dell'educazione globale delle nuove generazioni per consentire loro di prendere decisioni consapevoli sulla loro vita riproduttiva, in un contesto di crescente preoccupazione per l'evoluzione demografica dell'Europa e, soprattutto, del Portogallo", ha affermato.

Lo studio, che ha coinvolto adolescenti tra i 15 e i 18 anni, ha evidenziato l'importanza di comprendere i fattori che influenzano la fertilità, come l'età, gli stili di vita e la salute sessuale e riproduttiva, per prendere decisioni consapevoli.

"Nonostante considerassero limitate le loro conoscenze iniziali, i giovani hanno dimostrato un grande interesse ad approfondire l'argomento", ha indicato.

Lo studio sottolinea anche che è essenziale educare gli adolescenti, di entrambi i sessi, sulla fertilità e sui fattori che la influenzano, in particolare quelli legati allo stile di vita: consumo di alcol e tabacco, droghe, esercizio fisico, obesità o basso peso e infezioni sessualmente trasmissibili.

"Includere questo argomento nei programmi scolastici non è solo una misura educativa: può anche essere uno strumento decisivo per consentire ai giovani di gestire la propria salute riproduttiva con autonomia decisionale e di avere i figli che desiderano", ha sostenuto.

Calo delle nascite

Ana Galhardo ha anche messo in guardia da un calo record del 5,5% delle nascite nell'Unione europea nel 2023, "il livello più basso dell'ultimo decennio, secondo Eurostat".

"Educare i giovani alla salute riproduttiva e alla fertilità è una delle misure essenziali per invertire questo scenario e garantire una ripresa demografica sostenibile in Europa", ha affermato.

Il progetto ha permesso anche lo sviluppo del gioco educativo FActs!, creato da Fertility Europe, con il supporto della Società Europea di Riproduzione Umana ed Embriologia, che "combina il divertimento con l'apprendimento attivo, aiutando i giovani ad approfondire le loro conoscenze sulla fertilità in modo coinvolgente e interattivo".

In questo contesto, gli adolescenti partecipanti hanno sottolineato l'efficacia degli approcci digitali, come i giochi educativi e le piattaforme online, per rendere l'argomento più interessante.

In Portogallo, i giovani hanno considerato FActs! un'"eccellente iniziativa di apprendimento", apprezzando aspetti come la competitività, il design grafico, gli elementi ludici e la fornitura di un sito web con informazioni aggiuntive.

"L'inclusione dei temi della salute riproduttiva nell'educazione formale non solo contribuisce alla prevenzione di problemi come l'infertilità, ma riduce anche i costi per i sistemi sanitari e sostiene le famiglie nel raggiungimento dei loro obiettivi riproduttivi", ha concluso.