"La misura costituisce un affronto inaccettabile alla sicurezza dei pazienti, alla qualità dell'assistenza sanitaria e al principio fondamentale della medicina: una valutazione clinica rigorosa e fondata effettuata da un medico", sottolinea il presidente dell'OM, Carlos Cortes, citato in un comunicato.

Per l'OM è "irresponsabile e irrazionale" che il medico che prescrive i farmaci controllati sia sostituito dal farmacista, anche in una situazione di malattia considerata apparentemente lieve.

"Esprimere preoccupazione è un eufemismo, vista la gravità della proposta per l'assistenza sanitaria e la salute pubblica", sottolinea il presidente.

L'OM ha reagito alle dichiarazioni rilasciate martedì dal Segretario di Stato per la Salute, che si è detto aperto a valutare il trattamento in farmacia per le infezioni lievi e ha chiesto la collaborazione di tutti affinché la dispensazione di farmaci in prossimità possa essere estesa più rapidamente in tutto il Paese.

Ana Povo ha dichiarato che l'ordine è quasi completo, coinvolgendo le associazioni professionali, Infarmed e la Direzione Generale della Sanità(DGS), creando le condizioni per valutare la possibilità di trattare in farmacia situazioni lievi, come alcune infezioni urinarie.

Il desiderio di vedere queste situazioni gestite dai farmacisti - con protocolli precedentemente definiti - è stato espresso più volte dal presidente dei farmacisti.

L'OM ricorda che la prescrizione di farmaci è un atto medico, che richiede una diagnosi accurata, una valutazione clinica rigorosa e un monitoraggio continuo del paziente.

"I medici sono adeguatamente qualificati e formati per prendere decisioni" e garantire che "ogni prescrizione sia fatta sulla base delle evidenze scientifiche e delle migliori pratiche cliniche e non su criteri che non hanno nulla a che fare con l'esclusivo benessere del paziente", secondo l'OM.

Opponendosi a pratiche di cura, diagnosi, prescrizione e dispensazione di farmaci che possano compromettere la sicurezza e l'efficacia dei trattamenti, l'organismo ribadisce che queste devono essere svolte da professionisti "con la formazione e le conoscenze scientifiche necessarie per valutare i pazienti".

"La proposta va contro i principi di netta separazione tra prescrizione e dispensazione di farmaci, creando un evidente conflitto di interessi che potrebbe compromettere aspetti etici fondamentali e l'imparzialità necessaria nel processo di cura del paziente", afferma.

L'OM chiede inoltre che il Ministero della Salute "non si imbarchi nella faciloneria e nel populismo che i provvedimenti indicano", indicando che qualsiasi modifica della legge deve essere presa in considerazione.

"Il Ministero della Salute dovrebbe concentrarsi su ciò che conta: rafforzare il Servizio Sanitario Nazionale, migliorare le condizioni di lavoro dei professionisti e garantire un accesso tempestivo e di qualità alle cure mediche con giustizia ed equità per tutta la popolazione", afferma Carlos Cortes.

Considerando che "la sicurezza dei pazienti non può essere scambiata con pratiche ingiustificate e pericolose", l'OM afferma che rimarrà "ferma nella difesa senza compromessi della qualità dell'assistenza sanitaria in Portogallo" e adotterà "tutte le misure necessarie per contestarla".