"Sulla Linea Sud, il treno regionale è sul binario, risponde a ciò che i comuni hanno messo in atto, tuttavia non c'è alcun impegno, né scadenze, né locomotive, né carrozze e questo ci insospettisce", ha detto a Lusa.
Secondo Vítor Proença, i cinque comuni della costa dell'Alentejo "hanno sollevato con veemenza", sia con il Governo che con Infraestruturas de Portugal(IP) e Comboios de Portugal(CP), "la necessità" del "ritorno dei treni passeggeri sulla linea da sud per servire" la regione.
Il presidente della CIMAL, che presiede anche la Camera di Alcácer do Sal, ha riconosciuto che "l'unica stazione [ferroviaria] che non è in condizioni è quella di Sines".
Ma "il comune stesso" ha già annunciato che "è possibile trovare una stazione altrove" in quel comune e, in questo modo, il treno "passa e serve la costa dell'Alentejo", ha ricordato.
Le dichiarazioni di Vítor Proença a Lusa fanno seguito a un comunicato diffuso dalla CIMAL sulle proposte presentate nell'ambito della consultazione pubblica del PFN, conclusasi il 28 febbraio.
Per la CIMAL, che comprende i comuni di Alcácer do Sal, Grândola, Santiago do Cacém e Sines, nel distretto di Setúbal, e Odemira (Beja), la ferrovia deve "svolgere un ruolo rilevante nella riorganizzazione del trasporto pubblico nella regione", nonché nel "modo di monetizzare gli investimenti associati".
A sostegno della sua posizione in difesa dell'ampliamento dell'offerta di trasporto ferroviario, la comunità ha citato dati statistici che indicano l'esistenza di "14.068 abitanti" che "fanno la spola tra i diversi comuni" della costa dell'Alentejo, ovvero "28.100 viaggi giornalieri".
"In relazione ai viaggi verso l'Area Metropolitana di Lisbona (AML), sono stati conteggiati 2.072 passeggeri per viaggi giornalieri da e verso, per un totale di 4.144 viaggi giornalieri", ha sostenuto.