Un altro giorno per la Storia. Il 28 aprile 2025, alle 11:30, il Paese è rimasto senza corrente elettrica, impedendo a migliaia di lavoratori di svolgere le loro mansioni professionali. Secondo gli avvocati intervistati da ECO, tuttavia, i dipendenti che sono stati mandati a casa dal loro datore di lavoro devono ricevere il loro stipendio giornaliero, poiché la loro assenza dal lavoro non è stata causata da loro stessi.
"Non c'è dubbio che quanto accaduto [questo lunedì] costituisca una situazione di forza maggiore a cui datori di lavoro e dipendenti non erano legati", afferma l'avvocato Gonçalo Pinto Ferreira, partner e coordinatore dell'area lavoro di Telles.
"Tuttavia, in base all'attuale legislazione del lavoro, questa situazione, proprio perché sfugge al controllo dei lavoratori, non può compromettere il loro diritto alla retribuzione", ritiene l'avvocato.
Secondo l'avvocato, anche se questa situazione non è di responsabilità dell'azienda ("genererà persino delle perdite", dice), alla luce della legislazione del lavoro, "non può scontare l'importo corrispondente a quel giorno dai salari dei lavoratori".
L'avvocato Pedro da Quitéria Faria è dello stesso avviso. "Dovranno pagare il salario per il giorno o le ore in cui non c'è stato lavoro, poiché l'impossibilità dei lavoratori di svolgere la loro attività è dovuta a un motivo non imputabile a loro, e poiché si è trattato anche di una liberalità di queste aziende", evidenzia il socio responsabile del dipartimento di diritto del lavoro di Antas da Cunha Ecija.
L'avvocato garantisce inoltre che non vede "alcuna possibilità che questo periodo non venga pagato", dato che i lavoratori erano disponibili a lavorare e non lo hanno fatto solo a causa del blackout e della decisione dei datori di lavoro.
L'avvocato Madalena Caldeira sottolinea inoltre che il 100% della retribuzione può essere garantito nei casi in cui il licenziamento sia frutto della volontà del datore di lavoro, ad esempio a titolo precauzionale.