I dati della Polizia di Pubblica Sicurezza mostrano che questo reato, generalmente associato alle frodi informatiche, "è sempre più coperto da una maggiore diversità di tipologie criminali" e ha "un'espressione crescente", con quelli denunciati nel 2022 che si attestano a 1.214, che aumentano a 1.542 nel 2023, con una piccola diminuzione a 1.511 nel 2024.

Negli ultimi tre anni, la PSP ha registrato un totale di 4.267 reati legati alle frodi attraverso la falsa locazione di immobili, e tra gennaio e marzo di quest'anno sono state registrate 390 denunce, con un aumento di circa il 25% rispetto allo stesso periodo del 2024 (+77).

Questa forza di sicurezza afferma che c'è stato "un elevato numero di eventi quotidiani denunciati", aggiungendo che, a seguito dell'evoluzione digitale, i metodi utilizzati non sono facilmente individuabili, essendo più sofisticati e pericolosi.

La polizia spiega che, nel mondo delle frodi informatiche, le truffe sulle piattaforme di alloggio online sono diventate "un problema crescente": lo schema fraudolento induce le vittime a pagare in anticipo per proprietà inesistenti o già occupate, credendo di garantire una prenotazione legittima.

Questi schemi, secondo il PSP, "spesso avvengono attraverso annunci online e sui giornali", offrendo alloggi a prezzi interessanti, spesso con immagini e indirizzi reali.

I truffatori stabiliscono quindi un contatto via e-mail o telefono, negoziano il pagamento e istruiscono le vittime a trasferire il denaro, tramite bonifico bancario, assegno o contanti, e alla fine "la vittima finisce per perdere l'importo inviato e non ha mai accesso alla proprietà promessa", aggiungono.

In un comunicato, il PSP fornisce diversi esempi pratici: Una volta che il denaro è stato depositato sul conto bancario, il sospetto rimuove l'annuncio immobiliare da Internet, disconnette tutti i contatti utilizzati nel processo e smette di rispondere alle e-mail, con la vittima che si rende immediatamente conto di essere stata truffata; oppure, dopo che il denaro è stato depositato sul conto bancario, il sospetto mantiene i contatti con la vittima e continua il suo atteggiamento fino alla fine, rispondendo in modo evasivo a qualsiasi sospetto sollevato dalla vittima, che si accorge della truffa solo in un secondo momento, spesso dopo essersi recata a destinazione e aver realizzato sul posto che la casa che pensava di essersi assicurata non esisteva.

Il PSP consiglia di cercare siti web, giornali o società di annunci che garantiscano la conferma della veridicità degli annunci e di diffidare di annunci in cui i prezzi sono inferiori al valore di mercato, confrontandoli con altri immobili con caratteristiche simili e situati nella stessa area geografica.

Si consiglia inoltre di cercare i dettagli dell'immobile su internet, in quanto potrebbero esserci riferimenti a precedenti truffe, di richiedere ulteriori dettagli sull'immobile, come foto degli interni, copie dei contratti di fornitura di elettricità, luce o gas, e di controllare i dati identificativi e l'indirizzo fornito.

La polizia consiglia inoltre di prestare attenzione ai dettagli dell'immobile e di verificare se corrispondono all'indirizzo fornito, consultando le mappe disponibili su Internet, ricercando le immagini mostrate nell'annuncio per verificarne l'autenticità e controllando se il nome associato all'IBAN fornito per il pagamento corrisponde a quello del proprietario/società o dell'inserzionista.

La PSP avverte gli interessati di evitare qualsiasi tipo di trasferimento monetario a persone che pubblicizzano affitti di immobili su Internet senza essere certi che l'inserzionista sia legittimo e di non accedere agli indirizzi inviati via e-mail o ad altre piattaforme di affitto per effettuare la transazione.

Gli affittuari devono contattare immediatamente la banca se l'inserzionista li informa di non aver ricevuto alcun importo o che ci sono problemi con l'elaborazione del pagamento, richiedendo una nuova transazione e, se viene riscontrata una frode, annullare immediatamente il pagamento già effettuato.